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lunedì 11 marzo 2024

La filiera degli errori (ora in parte sanati con aggiornamenti legislativi)

Capoccia Marco Architetto - Sicurezza attesa.


Semplificando: premesso che, la dilatazione dei materiali edili, strutturali e no, dipenda anche dalla temperatura d’uso e che una diversa dilatazione termica dei materiali di uno stesso edificio causi o concausi:

crepe, rigonfiamento e distacco di pavimento, intonaco e rivestimento (interno ed esterno), condensa, muffa e depauperamento della struttura portante;

come giudicare la giurisprudenza che autorizza l'autonomia termica di una unità immobiliare interna ad un edificio progettato per essere riscaldato (o climatizzato) con un impianto termico centralizzato?

Negativamente sempre,
anche nel caso in cui la richiesta di distacco dall'impianto centralizzato fosse stata causata da una carenza impiantistica tale da non consentire ad una più unità immobiliari di raggiungere lo standard di temperatura interna minima previsto dalla norma vigente,
perché anche in quel caso sarebbe stato ed è opportuno obbligare il condominio ad adeguare l'impianto alle oggettive necessità.

Pertanto, furono gli innumerevoli errori tecnici di cui al punto precedente oltre alle eco-ragioni di risparmio energetico a promuovere questa sorta di “sanatoria” detta "bonus termico"?

Probabilmente si, ma, stanti il rischio sismico (ed idrogeologico) come fu plausibile non stabilire una priorità d'intervento tale da consentire al fabbricato l'agibilità riferendola alla legislazione vigente?

Ovvero, come è stato possibile non considerare la struttura portante dell'edificio prioritaria per la tutela della pubblica incolumità?
O meglio come è stato possibile concedere il bonus per efficientare l'impianto e l'isolamento termico di unità immobiliari facenti parte di edifici poi collassati (stante l'inadeguatezza della struttura portante) per un evento sismico (ed/od una frana)?

Insomma, come è potuto accadere che il bonus termico sia stato la priorità di edifici praticamente inagibili per l'inadeguatezza della struttura portante?

Concludendo, non sarebbe stato bene qualora l'unico "traino" per l'accesso ai bonus edili fosse stato l'adeguamento della struttura portante dell'edificio all'agibilità vigente?

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