Translate

sabato 3 giugno 2023

Flash contemporaneo.

Capoccia Marco Architetto

A proposito di esposizione, biennale di Venezia, giovani, retorica, fratellanza e nulla:

se è vero che l’io è di tutti e che la verità compone nove dimensioni (passato,  presente e futuro) per un attimo di trasparenza parallela alla distorsione del limite prodotto dalla visione del credo temporale: 

sarà vero che la miglior architettura è l'atmosfera ma, come è possibile definire verità, una rivista conservata?


Ergo, muniti di nastro, binario e comprensione sarà necessario superare la didascalia per, non soltanto documentare, ma soprattutto, ricollocare nella dimensione contemporanea della verità, quell’attimo, che altrimenti credo di visione storica, conservando la sua maniera, deluderà il vissuto risveglio.


Sincopare la storia (o stralciare con dentro e fuori, chiari e scuri, eccetera), emancipa il percorso dal debito, liberando la verità dal limite (binario) imposto; 

gli stralci, dello scollegamento (sincopato), saranno riallacciati dalla memoria del visitatore che svincolato dalla tendenziosa morale storica del credo avrà la possibilità di far suo il vissuto.

Insomma, l'evento anche espositivo è l'occasione di vivere un colto attimo per comprendere la storia, qualora questa non sia, la mera conservazione iconica del vizio di servizio che assumendo proseliti conserva il mito (anche nel riuso) con il fine di continuare a dominare la virtù.


L'esposizione che, non comprende il suo vizio, è: nulla.


Buona vita!


Nessun commento:

Posta un commento