Capoccia Marco Architetto |
Storia,
di segni ordinati nello spazio del sogno,
perso, ad ordinar servizi in una notte che non desidera l’aurora;
storia,
ricorrente di un mancorrente, ricorso, in scala per l’infinito;
storia,
aggiornata con l’ossimoro dal risvolto palindromo, colto,
in esclusiva perifrasi dall’ inclusiva parafrasi circolare della reclusione in prossimità del cassonetto per l'immondizia: tutto compreso;
storia,
dello specchio d’acqua in un secchio che, al gran ballo, nomina la bella del reame, col paradossale fine di procurare le risorse necessarie ad eliminare la barriera che lo cinge;
storia,
di propaganda e proseliti, di senso e sensore, di stasi e stato, di studio e stadio, d’inclusione e reclusione, di drone e controllo, di canali e programmi, di evacuazione ed evasione;
storia,
di intelligenza artificiale intrapresa ad includere,
tutto,
tranne tutto il resto.
Buona vita!
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