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martedì 16 aprile 2024

Scrivere è più semplice di leggere?

 

Capoccia Marco Architetto - Asimmetrico riflettere 

C’era un sogno, 

forse soltanto il  bisogno dentro quell’ultimo giorno prima del ritorno:

ansiogena respirazione, sospirata tensione, rilascio armonico d’arte incompiuta, oppure non so che,

con attrazione e respingimento senza se, ma in fondo nulla di preoccupante, seppur mai a favore,,;

insomma, la solita realtà dettata dalla stessa storia di uno per tutti semplificata grossomodo per il qualunque che,

comunque coatto ne fa giusta la conseguenza;

aria pallida, pregna di primavera, aria tiepida e soave che nonostante il vizio ambientale ti pervade edulcorando l’amaro tempo imposto,

aria comunque, colorata di mille sospesi riflessi pensati nel vento; 

ma quanti pensieri sprecati, progetti dimenticati, parole non dette in sguardi incompresi e quanta vita, non vissuta,

vivendo!

Difficile è comporre, qualora si perde la ragione del successo:

rimesti, riprovi, arranchi, ritenti, svolazzi, espiri,,, inspiri, molli, riprendi,,,,, speri e talvolta, fulminato, t'illumini ancora,

anche se poi, più buio, sarà il risveglio.

Buona vita.


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